Elba isola di poeti e narratori

Elba isola di poeti e narratori è un'antologia, ma non un' antologia critica perché non sono una critica, né desidero esserlo. E' il percorso di una lettrice che ha con la parola scritta un rapporto emotivo, empatico, emozionale e non intellettuale, che tenterà di dare uno sguardo sugli scrittori elbani e sull’Elba nella letteratura.

domenica 29 settembre 2013

Provvista d'azzurro di Gabriella Campini

Gabriella Campini, Provvista d'Azzurro, Firenze, Fratini, 2013


Sensazioni

Il moto delle canne
è il suono dolce del liuto,
un lampo rosso di sole
è il fischio del treno.
Io scrivo parole sulla sabbia
che il mare accarezza, cancella,
porta via.


Partendo da questa poesia iniziale Gabriella Campini ci porta nel suo mondo poetico  nel quale  è possibile  seguire il dialogo con se stessa dove  esprime sentimenti, pensieri, riflessioni, emozioni, momenti della sua vita come in Esami di riparazione o piccoli gioielli poetici come De Senectute dove riesce a fotografare la vecchiaia con solo sei versi:

Le vecchie sono bambine.
Nei loro occhi trascorrono
impulsi di giovinezza,
vivide luci riflesse,
brevi, caldissime
estati di S. Martino.

Non c’è amarezza in Provvista d’azzurro, titolo che già indica una filosofia di vita che  Campini  traduce anche in un manifesto poetico in


Programma minimo

Le mie parole non saranno disperate,
altri cantino il male di vivere.
Desidero raccontare il sole
dei pomeriggi di settembre,
le illuminazioni quotidiane,
la fierezza dell’ironia.
Il dolore detto non è più lo stesso
solo uno scherzo lieve tra le righe
può lasciarlo intatto,
non un canto.
Con parole usuali vorrei testimoniare
una nuova razionalità,
con motivi da altri solo sfiorati
saprò ricomporre un sentiero
per l’allegria di tutti i giorni.
Gli anni e la fortuna
mi faranno saggia senza indispettire
dei intolleranti che presiedano
all’accidia e all’ignoranza.

C’è invece tanta e tanta ironia  ed anche la malinconia è sempre  smussata  da un guizzo  che scaccia quel piccolo tormento dell’animo quando si affaccia.

Ecco allora Profezia

Stanca di parlare
consegnata mani e piedi
a questa inutile poesia,
credo che mi deciderò
a quel concorso di bidella.

Soluzione n.1

Se un’inquietudine
sottile corrode
i tuoi ricordi,
se una possibilità
appena intuita
intriga
la tua ricerca di quiete,
se il bilancio della vita
rivela
troppi ritardi,
fa un bel giro
in bicicletta.

Tutto il resto è paura.

A cena con gli amici

Procede irresponsabile
la conversazione.
Si commemora il mito
della giovinezza.
Che risata scomposta
è la nostra.

L’autore non cade mai nella struggente  nostalgia, volutamente  il suo  evocare sentimenti è un cavalcare la cresta dell’onda emotiva come in

Ritrovarsi

Perdersi a quarant’anni
in una tempesta di sabbia.
Ogni granello
un’idea,
un suggerimento pressante,
un invito.
Mi accorgo
di non aver abbandonato
il mio sogno.

Solo in un testo  l’autrice lascia scorrere senza trattenerlo il sentimento ed è quello intitolato Novembre dove la nostalgia per i suoi morti le crea grumi di inquietudine, anche se la chiusa apre sul futuro. Nostalgia struggente di un’epoca a venire.
E proprio il giusto equilibrio nell’esprimere emozioni, che pur prova, assieme all’ironia, sono a mio parere le caratteristiche di questo viaggio introspettivo di Gabriella che naviga con il pensiero nei luoghi più diversi  dalla vita matrimoniale,  alla raccolta di lumache nell’erba umida, al ’68, all’amore, all’amica guarita, al suo lavoro e alla riflessione sull’ attività poetica , tre poesie che brillano di luce propria, nel senso che c’è tutto l’autore in questi . 

Etica – estetica
Tre pezzi facili

n. 3

Perde profondità
e chi se ne frega,
la poesia è un piacere che si nega.
È un sottile godere,
fine aristocrazia.
Non voglio che,
per questa mia,
l’andar per funghi
risulti posposto
insieme al viver bene
in ogni posto.
Cantare ha senso
quando si è felici,
altrimenti
è meglio lavorare
lasciando ad altri
il gusto e la fatica
del poetare.

E infine il mare e l’isola che fanno da sfondo a molti testi , così come elementi marini, dalla sabbia, ai delfini come scrive Federica Di Nardo in una delle note finali, tingono del colore del mare le poesie.
Poesie da leggere,dunque, poesie che ci fanno guardare la realtà con occhi diversi, poesie che ci fanno nascere un sorriso, ma anche riflettere, come in Desiderio, uno tre scherzi  dell’Autrice, Prima del tramonto/vorrei fare un giro completo/ sulla giostra. dove dietro l’apparente lettura, si svela, forse, la voglia di un giro di giostra nella vita vera.

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