Da Anna Maria Carletti, Quando parla il cuore, Ibiskos,1998
MINIERA
Rosse colline luccicanti al sole,
vagoni grigi sopra le rotaie,
oscure volte delle gallerie,
suono assordante di motori ansanti:
miniera, ti distendi in faccia al mare
e con le tue colline tocchi il cielo.
S’aggrappa in mezzo ai sassi la ginestra
dai fiori gialli del color dell’oro,
ti manda il bosco attorno il suo profumo
e appari bella là su quelle cime.
Elba isola di poeti e narratori
Elba isola di poeti e narratori è un'antologia, ma non un' antologia critica perché non sono una critica, né desidero esserlo. E' il percorso di una lettrice che ha con la parola scritta un rapporto emotivo, empatico, emozionale e non intellettuale, che tenterà di dare uno sguardo sugli scrittori elbani e sull’Elba nella letteratura.
sabato 27 aprile 2013
venerdì 26 aprile 2013
Essere e Mente di Angelo Mazzei di Poggio
Da Essere e Mente -Verso un'Ontologia dell'Anima - Ontologia Quantistica e Meccanica dell’Anima di Angelo Mazzei.
METAFISICA
DELL’ASSENZA*
Quando
Allargherò
le braccia e tu mi cadrai dentro
Lasciamolo
essere arte.
sabato 20 aprile 2013
Un'isola di Angelo Galli
Angelo
Galli di Cavoli ,
classe 1915, che nella vita fu pescatore
e vignaiolo e che aveva frequentato solo le scuole elementari, annotava su un
quaderno i suoi pensieri poetici, quando alcuni amici lo convinsero
con fatica a far uscire le sue
poesie sulla carta stampata. Nacque così nel 1977 il primo libro Poesie
elbane stampato da Albatros di Firenze.
Un’isola è stata la sua seconda raccolta pubblicata sempre
dalla Editrice Albatros nel 1980.
Le sue
poesie sono trasparenti, nitide,cristalline, disegnano pensieri e quadri conosciuti da
tutti gli isolani per questo meritano di
essere lette e divulgate e lui di essere ricordato come poeta.
Isola Mia
Isola
mia,
che
selvaggia nascondi
le
tue bellezze
con
pudore di femmina,
non
fare di me
un
prigioniero!
Allarga
le tue sbarre
fa
ch’io possa andare
nel
mondo a raccontare
del
tuo fascino
e del
tuo profumo
di
lentisco e
di
ginestra in fiore!
venerdì 19 aprile 2013
"Leggerino" di Ivo Bandi
"LEGGERINO"
di Ivo Bandi
Mi ricordo di una figura, per me bambino,
leggendaria, che più tardi avrei ritrovato nella tipologia umana descritta da
Neri Tanfucio nel "Matto delle giuncaie". La gente del posto lo
chiamava "Leggerino", per la sua incredibile magrezza. Il suo
mestiere era pescatore di polpi, l'unica persona a mia conoscenza che traesse
esclusivo sostentamento da questa attività.
"Leggerino" amava il colore celeste:
celeste era la sua barca, un piccolo gozzo stagionato dal tempo, celeste la
vecchia camicia, azzurro scuro la tela dei pantaloni che si ricordavano molte
primavere, celeste la bicocca che abitava. Chissà, forse voleva immedesimarsi,
mimetizzarsi nell'ambiente a lui più naturale, al colore di quell'elemento, il
mare, su cui passava la sua esistenza, e di quell'altro elemento, il cielo, che
ne faceva da sfondo.
sabato 13 aprile 2013
Federica Franceschini nell' Antologia 100 Thousand Poets for Change
Federica Franceschini con le
poesie Migrano dedicata ai
molti naufraghi che muoiono in mare nel tentativo di giungere a illusorie terre
promesse, e Saltimbanchi nella notte, una specie di “manifesto” per un
mondo migliore, nel rispetto della Terra e della dignità dei popoli, è presente
nella più importante raccolta di poesia civile mai pubblicata in
Italia: 100 Thousand Poets for Change – Antologia ( Prefazione di Michael Rothenberg e Roberto
Malini a cura di Roberto Malini, Daniela Malini e Steed Gamero) Lavinia
Dickinson Editore, 2012.
venerdì 12 aprile 2013
Weiss Giorgio - Anno 2001 - "Enoch Arden" con Ileana Ghione
Su invito di Giorgio Weiss, Ileana Ghione e Christopher Axworthy si esibirono al Teatro dei Vigilanti il 25 maggio 2001 . Portarono in scena "ENOCH ARDEN" di Alfred Lord Tennyson, melologo per voce recitante e pianoforte op.38 di Richard Strauss con Ileana Ghione voce recitante e Christopher Axworthy al piano. Dai giochi infantili all' amore, la crescita di tre fanciulli.
La presenza di pochi spettatori non irritò i due protagonisti tanto che Christopher Axworthy, alla fine salutò sorridendo con queste parole : "Grazie. Abbiamo fatto una prova in un bellissimo teatro".
Per la cronaca Ileana Ghione e Christopher Axworthy non vollero nessun compenso dal Comune, ma solamente l’ospitalità in albergo per due notti per poter visitare l’isola d’Elba che non conoscevano.
La presenza di pochi spettatori non irritò i due protagonisti tanto che Christopher Axworthy, alla fine salutò sorridendo con queste parole : "Grazie. Abbiamo fatto una prova in un bellissimo teatro".
Per la cronaca Ileana Ghione e Christopher Axworthy non vollero nessun compenso dal Comune, ma solamente l’ospitalità in albergo per due notti per poter visitare l’isola d’Elba che non conoscevano.
venerdì 5 aprile 2013
L'Elba in primavera di Raffaello Brignetti
Foto di Cecilia Pacini
L’Elba in primavera
A rigore, nell'Elba non si dovrebbe parlare di un effettivo distacco dal
mare o dalla propria bellezza nemmeno d'inverno. In questo preciso
senso è un'isola senza "alienazione": ovvero sempre presente a se
stessa.
I primi tuffi si fanno in marzo; in qualche parte sussiste la tradizione di riprendere i bagni in mare nel momento in cui si "sciolgono" le campane., il sabato santo; sicché con l'alternarsi nel calendario della data pasquale, anche nei primi giorni di aprile, anche appunto in marzo. Ma è pur vero che all'Elba si dice "gennaio lampadaio", locuzione intesa a significare che lungo gli scogli si trovano in gennaio molte patelle, da raccogliersi tra acqua e roccia, asciutto e bagnato, a piedi scalzi; pratica ora forse meno frequente perche pochi ormai raccolgono lampade, ma non perche il freddo marino sia più temuto di un tempo.
Anche d'inverno il clima è tranquillo, il paesaggio è verde, i mandorli all'Elba fioriscono in gennaio, qualcuno in dicembre.
I primi tuffi si fanno in marzo; in qualche parte sussiste la tradizione di riprendere i bagni in mare nel momento in cui si "sciolgono" le campane., il sabato santo; sicché con l'alternarsi nel calendario della data pasquale, anche nei primi giorni di aprile, anche appunto in marzo. Ma è pur vero che all'Elba si dice "gennaio lampadaio", locuzione intesa a significare che lungo gli scogli si trovano in gennaio molte patelle, da raccogliersi tra acqua e roccia, asciutto e bagnato, a piedi scalzi; pratica ora forse meno frequente perche pochi ormai raccolgono lampade, ma non perche il freddo marino sia più temuto di un tempo.
Anche d'inverno il clima è tranquillo, il paesaggio è verde, i mandorli all'Elba fioriscono in gennaio, qualcuno in dicembre.
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