Vecchio Uomo
Vecchio
uomo, che riposi
appoggiando
i gomiti sullo
schienale di
una seggiola di
di paglia.
All’ombra, nel calore
di agosto,
pensi alle ombre e
alla luce.
Ombre dei tempi passati
che ti
scorrono davanti, luce…..!
Riposi la
tua vita, ma non il pensiero,
che indietro
torna su avvenimenti e
battaglie
superate.
Però
soddisfatto miri l’orizzonte, ma
ansioso, per
l’arrivo di un giorno quando
dovrai
oltrepassarlo per abbandonarlo.
Un granello
di sabbia
Quando mi
affidai al vento,
lui mi portò sulla roccia e mi posò.
Tentai di amalgamarmi, ma ero
troppo leggero e troppo libero,
troppo indifeso e troppo offeso,
troppo solo e troppo raro.
Allora il vento mi portò nel mare,
per farmi trasportare
lui mi portò sulla roccia e mi posò.
Tentai di amalgamarmi, ma ero
troppo leggero e troppo libero,
troppo indifeso e troppo offeso,
troppo solo e troppo raro.
Allora il vento mi portò nel mare,
per farmi trasportare
e dopo un
tempo lungo mille anni
sulla spiaggia mi adagiò e lì…,lì,
sulla spiaggia mi adagiò e lì…,lì,
lì… trovai
la luce.
Mare
Verso il
mare,
verso il mare;
affacciato sul mare,
rispecchiato nel mare,
riflesso nel mare,
immerso nel mare,
coinvolto dal mare;
dal mare che ti porta,
dal mare che cerca,
dal mare che si infiltra,
dal mare che si nasconde,
dal mare che si ferma
verso il mare;
affacciato sul mare,
rispecchiato nel mare,
riflesso nel mare,
immerso nel mare,
coinvolto dal mare;
dal mare che ti porta,
dal mare che cerca,
dal mare che si infiltra,
dal mare che si nasconde,
dal mare che si ferma
che si
ritrae e si rassegna;
dal mare che prorompe
dal mare condottiero!
Nella quiete pensi il tuo
dal mare che prorompe
dal mare condottiero!
Nella quiete pensi il tuo
mistero; poi
trasporti il tuo
segreto che
si chiama libertà.
L’isola in ottobre
Ecco che
l’isola si fa isola.
il vento
gira da nord ovest
e si
raffredda verso est.
Spazza via
agitazioni in
folate di
brezza osservata
da gabbiani
sospesi che
avvertono
pioggia tra il vento.
Onde lievi,
fluttuanti in un
chiaro e
soleggiato grigiore;
colori
alternanti di un mare
ora verde
ora plumbeo.
Ondeggiano
anche cipressi
e palme; il
vento rinforza
accarezzandosi
sull’acqua
che par
inseguirsi in cerchi
concentrici.
Poi tutto si placa;
torna
l’attesa disegnata
dal giocoso
volo di gabbiani.
Primavera
Ti spingi
oltre la
pioggia che
non bagna,
oltre questa
coltre
di nubi.
Fioriscono
gli alberi
e sboccia la
vita.
Carlo Murzi , poeta e veterinario portoferraiese ha
pubblicato oltre a Di mare di luna e di sabbia ( Persephone, edizioni 2013) , Situazioni di percorso ( Carta e Penna
, 2011) ed è presente con 12 poesie nell’antologia La
poesia è più viva che mai ( Magi editore , 2012). E’ risultato vincitore di numerosi concorsi
letterari e ha ottenuto numerosi
riconoscimenti a livello nazionale.
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