Federico Regini, L'isola ,Edizioni Il Foglio, 2006
E’inutile
prendersi in giro, ogni sera è fotocopia delle altre, specialmente in inverno e
durante la settimana; sabato invece è ancora peggio.
Che
tristezza? Non ne sono tanto sicuro, non credo sia triste, ognuno ha la realtà
in cui vive con i pregi e difetti, ma se lo è, allora lo è per tanti.
E’,
cosi, durante l'inverno all'isola tutto si spenge, la maggior parte dei locali chiude, ne rimangono generalmente
aperti due: in uno, quello scelto dalla massa ci vanno tutti, l'altro resta
vuoto. Non c’è una scelta di gusto o di merito per il locale, né dipende dalla bravura o meno del gestore, è solo una
questione di culo come testa o croce, se
la massa dice testa tutta la gioventù dell’isola si reca da testa e ti ritrovi a
vedere come tutti gli anni, da quando esci per locali, le solite facce, le
solite fiche, le solite serate.